Cura ed attenzione verso il materiale: questi i punti fermi per la posa del pavimento in legno di catasta.

Un modo etico e scrupoloso di evitare sprechi di prezioso materiale. Questo è il fine con cui abbiniamo le pose alle varie essenze.

Ogni legno è differente: dal modo di svilupparsi al modo di crescere, le essenze vanno capite ed assecondate.

Il nostro modo di posare i legni nasce da una passeggiata nel bosco. Già nella fase di acquisto delle partite di legno, quando scegliamo essenze e qualità, capiamo come andrà utilizzata al meglio quel fantastico materiale.

La posa A GRANDI TAVOLE dei pavimenti in legno di catasta

posa pavimento legno

Il frassino con la forma rettilinea del tronco sarà perfetto per i pavimenti a grandi tavole. Come lo è il rovere che acquistiamo nelle foreste Casentinesi. Infatti è proprio per sfruttare queste essenze che nasce questo tipo di posa.

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La posa A QUADROTTE

La posa a quadrotte è perfetta per legni che hanno uno sviluppo più irregolare: il noce, che acquistiamo nelle foreste sui monti Sibillini, ha una crescita del fusto più “artistica” ed unica. Ogni tronco racconta una storia di “movimento” che deve essere valorizzata con tavole corte e di differenti misure. In questo modo la sua unicità e la sua movimentata crescita si manifesta anche a pavimento finito.

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La posa A CORRERE

Altre essenze invece, come ad esempio il castagno, anch’esso delle foreste del Casentino, manifestano tutta la loro unicità con la posa a correre. Ad esempio il castagno, durante la lunga fase di asciugatura all’aria, si decora di screziature che nascono dal contatto con la pioggia ed il tannino in esso contenuto. L’effetto irregolare della posa e delle macchie è emozionante.

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